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BRAMBILLA A “LIBERO”: “CON I NEGOZI APERTI PIU’ RICCHEZZA E PIU’ LAVORO”

Pubblicata il 21 Agosto 2011

E’ una vera e propria rivoluzione liberale, qualcosa che in questo Paese nessuno era riuscito a fare, una strada obbligata per generare sviluppo, ricchezza e occupazione. Basta vincoli alla libera iniziativa privata, ogni imprenditore ha il diritto di organizzare come crede la propria attività, nel solco tracciato dalla prossima modifica all’articolo 41 della Costituzione”. Così, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “Libero”, il ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, spiega la sua norma, contenuta nella manovra-bis, che liberalizza gli orari dei negozi e le aperture domenicali e festive su tutto il territorio nazionale, andando oltre la versione già inserita nel decreto del mese scorso, che estendeva tale possibilità solo alle città d’arte e a quelle a vocazione turistica. Il ministro replica alle obiezioni di alcune associazioni di categoria e sindacati. “Non riesco a capire la loro posizione”, dice. “Ma il governo deve prima di tutto rispondere alle richieste dei cittadini e pensare alla competitività del Paese. Ovunque funziona così. E l’Italia non può restare indietro soprattutto nel particolare momento economico che stiamo vivendo… Come si fa a criticare una norma che in una situazione di crisi fa crescere l’offerta e di conseguenza anche la domanda? Rimettiamo in moto un circolo virtuoso che parte dai consumi e dà impulso all’economia e all’occupazione”. Parte delle critiche riguardano la mancanza di concertazione. “Rimedieremo a settembre,” assicura Michela Vittoria Brambilla. “A breve – aggiunge – convocheremo un tavolo con sindacati, associazioni dei consumatori e di categoria per monitorare lo stato dell’arte e faremo il punto sui risultati raggiunti con provvedimento sulle località turistiche”. Secondo una stima dell’università Bocconi, il solo raddoppio delle domeniche aperte, da 16 a 32, porterà ad un aumento dei consumi di quasi il 2 per cento, con una incidenza di un quarto di punto di Pil.

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