
BRAMBILLA:UNA PIAZZA MEDIATICA PER LE PERSONE COMUNI
Pubblicata il 28 Giugno 2007“Sembra la stessa linea delle tv di Berlusconi. Quella senza cravatta. Quella movimentista che si è messa in testa di dar voce alla gente. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Associazione Nazionale Circolo della Libertà, è la quarta o quinta, o forse addirittura sesta giovinezza di Silvio Berlusconi. L’edilizia, la tv, la Standa, il Milan e la politica. E ancora la tv. E qualcuno sta pensando che non sarà lui il nuovo capo del governo? Se lo tolga dalla testa. Comunque. Ieri a Milano, nella sede del Circolo della Libertà in via Torino, è stata presentata la “Tv della Libertà”. Quattro ore di palinsesti giornalieri (in onda da lunedì dalle 14 alle 18 su Sky, canale 862 e sul 17 emittenti regionali) per dar voce ai cittadini «i politici, di platee televisive ne hanno già abbastanza» sorride la Brambilla spostandosi una ciocca di chioma rossa. Servizi, interviste, storie raccontate.
Chi si aspetta una tv “misteriosofica”, tirate ispirate come quelle dei telepredicatori conservatori americani, alla Jerry Falwell e Pat Robertson, resterà deluso. Quella di MVB sarà pasta profonda di un Paese che non sopporta più le troppe tasse, le file agli sportelli e gli aerei in ritardo. Una traduzione in Italia del modello che i repubblicani americani hanno oliato per anni e anni, alle radio e tv di mezza America, e che ha loro consentito di scalzare l’egemonia dei democratici da Clinton a oggi. Le vittorie di Bush sono nate da gente come Eric Hogue, conduttore di un talk show in una stazione di Sacramento (Kt-kz) o Roger Hedgecock, host di una di San Diego. Chissà… Intanto MVB andrà in onda in diretta per mezz’ ora tutti i giorni.
E ieri, il battesimo mediatico, sembrava uno spicchio di anni Ottanta. Con l’esordio della tv commerciale. Silvio Berlusconi era il convitato di pietra. Perché era proprio, di nuovo, quella “roba lì”. La Fininvest degli inizi. Il miracolo improbabile. Rewind and reset o, anche, “Torna indre e rifemm”. La sede identica a quelle di Forzaltalia, gli studi a Cologno Monzese e a Roma, Giorgio Medail (direttore della rete) e Dede Cavalleri (direttore dei Circoli), gli “storici” con cui il Cavaliere ha iniziato a fare la tv che trasmetteva via cavo da un negozietto ristrutturato, le immagini “ripulite” con la folla che abbraccia la Brambilla, le musiche “forziste”… E poi la statua della Libertà inquadrata all’inizio dello spot e avvolta nel tricolore. Proprio ieri che a Roma arrivava George W. Bush. Il suo amico Bush con le sue gaffes di fama planetaria. Non si capisce se sia Berlusconi ad avere la sensibilità di un texano o se i texani siano come brianzoli rudi. Rudi ma efficaci. La Brambilla, nell’arco di due mesi e mezzo ha messo in piedi un giornale e una tv tematica. Mica balle. Più che un’ape regina, un’ape operaia. Per un presidente operaio. E che qualcuno dica ancora che non è Silvio sui tacchi… «Creeremo una piazza mediatica per le persone comuni, perché possano far sentire la loro voce » ha detto la Brambilla. E lui, il Cavaliere, a “rinascere” e a gongolare. Perché gli uomini insomma si ripetono…”
Libero, Valeria Braghieri, 10/06/07