Credo che attorno alla nascita del Partito della Libertà si sia fatto un polverone tanto ridicolo, quanto serio e importante è questo progetto: un progetto in grado di cambiare non solo il futuro politico del centro-destra, ma anche lo scenario di tutta la politica italiana. Non mi stupisco che a guidare questo progetto sia una persona seria e capace come Michela Vittoria Brambilla, che ha dimostrato le sue capacità come imprenditrice e in Confcommercio Nazionale, considerata quasi un’intrusa da tanti professionisti della politica, perché ha il grande torto di portare avanti un progetto di ampio respiro, che supera gli steccati dei partiti tradizionali e si rivolge alla società civile, ai cittadini e alle imprese, ai commercianti e agli artigiani, all’Italia che lavora e che produce e che è sempre più distante dalla politica tradizionale: in quest’ottica credo che il progetto del Partito della Libertà possa rappresentare quel quid in più per il centrodestra, per intercettare un elettorato moderato che non si riconosce più nei partiti tradizionali e non la morte del centrodestra, Forza Italia in primis, come sostiene qualcuno.
Il Partito della Libertà ha anche un altro vantaggio: non nasce come una fusione di apparati, come sta succedendo altrove, ma rappresenta l’inizio di un percorso nuovo, in grado di riavvicinare milioni di italiani alla politica.
Rino