Buongiorno a tutti voi, onorevoli colleghi. Ho raccolto le vostre domande ed i vostri preziosi suggerimenti nel corso dei nostri incontri ed oggi cercherò di tracciarvi un quadro che sia il più completo ed esaustivo possibile circa le politiche che in materia turistica questo governo ha messo in atto e gli obiettivi che intende perseguire.
Dobbiamo innanzitutto registrare una situazione congiunturale della nostra economia e, all’interno di essa, anche del comparto turistico che appare sostanzialmente mutata rispetto ai nostri primi incontri e sotto molteplici aspetti.
In Italia, in Europa come anche altrove.
Ed è appunto in conseguenza di questa crisi che l’Organizzazione mondiale del turismo ha ritenuto di dover, ad esempio, modificare le stime del mercato mondiale dei flussi turistici, i cui ritmi di crescita per il 2009, secondo l’OMT, non supereranno il 2 per cento. Risultato che è ben poca cosa rispetto al trend di crescita del 6-7 per cento che, invece, era stato registrato nella prima parte del 2008 e negli anni precedenti.
È evidente insomma che anche il comparto turistico, nella sua estensione mondiale, deve far fronte oggi ad una situazione che presenta problematiche nuove e diverse, che è necessario valutare.
Ed è chiaro anche che, per fronteggiare questa crisi, proprio il comparto turistico ha oggi la necessità di realizzare strategie che rendano più sistemica e più competitiva, sul mercato interno come su quello internazionale, l’offerta di tutti i suoi prodotti.
Il che vuol dire affrontare con carattere di priorità almeno tre problemi.
Primo, una migliore utilizzazione di tutte le risorse disponibili perché i piani di promozione e le strategie di marketing che governo, regioni ed enti locali andranno ad implementare in questi mesi vadano maggiormente incontro alle esigenze di una domanda turistica che, a causa di questa crisi, rischia di essere – intendo riferirmi soprattutto alle minori disponibilità finanziarie di molte famiglie – più rarefatta ed anche più orientata verso aree di mercato che siano in grado di offrire pacchetti di vacanza più convenienti per quanto riguarda costi dei trasferimenti e prezzi delle strutture ricettive. Era un problema questo che, per il nostro mercato, si poneva già, in qualche misura, prima di questa crisi, ma che ora va affrontato con urgenza facendo leva su un sistema d’offerta che, sotto entrambi questi aspetti, riesca ad essere maggiormente competitivo.
In secondo luogo, occorrono oggi maggiori e più efficaci interventi da parte di tutte le pubbliche Istituzioni perché le imprese possano essere meglio supportate nelle iniziative che intendono intraprendere per fronteggiare una crisi della domanda che, a meno di bruschi cambiamenti di rotta dell’economia, potrà maturare in tutto l’arco del 2009. C’è, in primo luogo, un aspetto che, da questo punto di vista, credo non vada sottovalutato. Più del 90 per cento delle imprese che operano nel settore turistico sono, infatti, di piccole dimensioni e fortemente sotto capitalizzate, tanto che non si può pensare che gran parte di esse possano affrontare questa crisi senza un adeguato sostegno finanziario. Il mio dipartimento è già pressantemente intervenuto sul sistema bancario perché vengano salvaguardate le linee di credito nei confronti di questo settore. E devo dire che, fino ad ora, il pressing esercitato su molti istituti bancari ha prodotto risultati che ritengo soddisfacenti. La nostra attenzione su questo versante è massima per evitare che finisca devitalizzato un comparto di imprese che fino ad oggi ha largamente contribuito alla formazione del Pil di parte turistica.
Ma vengo al terzo punto: mettere in atto un tipo di programmazione del sistema turistico che sia implementata facendo leva sulle sinergie che si possono realizzare tra tutte le componenti dell’apparato pubblico.
E, per il raggiungimento di questo importante obbiettivo, il mio dipartimento ha cercato, in questi mesi, di operare in ogni modo possibile e devo dire che alcuni risultati sono stati già raggiunti.
Da una parte, si è, infatti, realizzata una forma assai più attiva di collaborazione tra il mio dipartimento e le Regioni. Il che vuol dire aver cominciato a discutere insieme non solo di strategie di più ampio respiro, quelle che oggi appunto occorrono per rilanciare la domanda turistica in Italia e all’estero, ma anche di risorse da meglio congiuntamente utilizzare per la promozione e il marketing, così come di strutture e di professionalità da potenziare.
Non c’è Regione che, difatti, oggi non condivida la necessità di realizzare una strategia che, pur recependo le particolari esigenze e carature di ciascuna di esse, metta finalmente a sistema tutto il nostro sistema d’offerta.
Ed è stata anche questa grave e, per certi versi, inattesa crisi economica ad accelerare questo tipo di confronto e a renderlo ancora più stringente sotto il profilo operativo.
Ma, proprio facendo leva su questo contesto di più attiva collaborazione fra Stato, Regioni ed amministrazioni locali, che hanno preso forma altre iniziative che ora vorrei brevemente illustrarvi e che ritengo, ai fini della promozione turistica, di grande importanza.
La prima riguarda il Portale Italia la cui responsabilità, progettazione e gestione, il ministro per la funzione pubblica e l’innovazione, Renato Brunetta ha affidato pochi giorni fa al dipartimento del turismo del quale ho la responsabilità.
E dico subito che, per la definizione e poi per la messa in rete di questo Portale, non intendo certo perdere tempo.
Anche perché fino ad ora – e non certo per responsabilità di questo governo – se ne è perso fin troppo.
Si tratterà sicuramente di un Portale di seconda generazione, cioè dotato di tutti quei requisiti tecnologici che oggi sono indispensabili per canalizzare via Web un sistema di marketing che risponda alle esigenze di un mercato che, in questi ultimi anni, è cresciuto addirittura in misura esponenziale: 700 milioni di turisti nel 2000 che sono diventati 800 milioni nel 2005 e più di 900 milioni nel 2008 realizzando un fatturato complessivo di 900 miliardi di dollari l’anno; nessun altro asset economico ha avuto in questi anni maggiore incremento.
Appena il piano esecutivo del Portare sarà definito – entro pochi mesi – sarò ben lieta di illustrarlo, in tutti i suoi dettagli, in questa sede. I fondi di dotazione che mi sono stati assegnati ammontano a 10 milioni per la realizzazione di tutte le fasi di avviamento.
Questo grande contenitore d’offerta dovrà necessariamente strutturarsi per essere uno strumento con un forte approccio promo-commerciale. È, infatti, indispensabile lavorare per ottenere una comunicazione forte, attuale e ricca sulla destinazione Italia e, contestualmente, per facilitare la penetrazione dei prodotti turistici garantendo agli operatori una nuova piattaforma per la distribuzione delle loro offerte.
Il modello basato sulla sola promozione è infatti obsoleto e poco efficace, occorre poter vendere subito ciò che si sta promuovendo.
Dunque il nuovo portale Italia.it sarà uno strumento utile per garantire la presenza nella rete dell’Italia come destinazione turistica, aumentandone la popolarità, per rendere visibili al massimo i prodotti turistici, per promuovere un’offerta ricca e differenziata, capace quindi di captare anche le nicchie di mercato. Sarà lo strumento che consentirà di trattenere gli utenti del web e tutti coloro che organizzano su internet le proprie vacanze, anziché lasciarli andare sui siti dei nostri competitor. In questo modo anche le Regioni potranno essere più visibili in rete e quindi di aumentare i contatti con potenziali turisti e potenziare la distribuzione della propria offerta turistica.
Attraverso il portale si potranno sviluppare strategie di marketing online basate sulla segmentazione e differenziazione per poter conquistare la varietà di richieste del turista di oggi.
Al tempo stesso il portale si dovrà porre come lo strumento privilegiato per prenotare online i nostri prodotti e servizi turistici, con la massima semplicità e sicurezza: in questo modo consentiremo agli operatori privati di essere visibili e soprattutto acquistabili, organizzando in modo strategico e coordinato la distribuzione attraverso internet. Una piattaforma per il sostegno alla commercializzazione del settore privato è ormai indispensabile per essere competitivi rispetto allo standard dei siti di destinazione europei e mondiali.
Inoltre, il portale Italia.it arriverà in questo modo ad essere il luogo e lo strumento di una importantissima crescita dell’intero sistema turistico italiano: esso consentirà infatti di incrementare la relazione tra gli attori, sia pubblici che privati, all’interno di una strategia collettiva; il portale consentirà di far partecipare alle nuove tecnologie tutto il settore turistico incluse, le piccole aziende che non hanno le risorse per dotarsi di strumenti tecnologici adeguati, promuovendo quindi anche la cultura e l’educazione all’uso delle nuove tecnologie. Attraverso la presenza sul portale si potranno inoltre appoggiare ed accrescere le relazioni commerciali fra le imprese, e anche questo sarà un obiettivo strategico importante, considerando che in Italia le aziende hanno dimensioni medio -piccole.
Il portale sarà dunque una opportunità importantissima per tutti gli attori coinvolti: gli operatori e le imprese, grandi e piccole, gli enti locali, i territori, gli stessi turisti, che potranno finalmente disporre di servizi moderni ed accessibili, e contenuti ricchi e utili per viaggiare in Italia. Sarà davvero lo strumento di una decisiva crescita collettiva.
Per attuare questo progetto, occorre molta convinzione e altrettanta determinazione da parte di tutti e, in primo luogo, da parte di chi facendo politica ha assunto responsabilità di governo.
Ed io, per parte mia, sono convinta e assai determinata.
L’avvio di questo nuovo Portale si integra quindi con una serie di accordi che ho in queste settimane stipulato per far sì che , per la promozione del marchio Italia nel mondo, le altre strutture del governo possano d’ora in poi operare in sinergia con il mio dipartimento.
Da qui un protocollo d’intesa firmato con il ministro degli esteri, Franco Frattini che prevede una più intensa e pianificata collaborazione del mio dipartimento con le ambasciate, i consolati e le strutture del nostro governo che operano all’estero.
Come altrettanto importante è il protocollo d’intesa firmato con il sottosegretario al commercio internazionale, Adolfo Urso per l’implementazione di strategie che consentano l’utilizzazione anche degli Uffici Ice e delle Camere di commercio italiane all’estero anche per la promozione dei nostri prodotti turistici.
Dunque stiamo cercando di realizzare – e questi due Protocolli chiaramente lo evidenziano – piani di promozione che, da un lato, consentano di utilizzare al meglio tutte le risorse e le strutture di cui la nostra amministrazione dispone ma anche, nello stesso alveo, di creare una maggiore osmosi tra offerta turistica e brand dei prodotti made in Italy.
Stiamo gettando le basi per una programmazione del nostro sistema turistico di ben altra valenza e respiro.
In accordo con le Regioni che sono oggi le prime a sostenere che non si può rilanciare il nostro turismo e riguadagnare le quote di mercato con venti, anzi ventuno piani di promozione regionale l’uno diverso dall’altro, anzi spesso addirittura in contrapposizione fra loro.
Una strategia che i nostri maggiori competitor hanno, del resto, da molto tempo ormai abbandonato nella convinzione che essa producesse una elevata dispersione di risorse ma scarsi risultati sotto il profilo delle vendite e dell’espansione del mercato.
Ma su questo fronte della programmazione e della promozione siamo andati oltre. Proprio questo pomeriggio si terrà al dipartimento la prima riunione tra i tecnici del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e l’Enit e gli omologhi dirigenti delle strutture francesi e spagnole. L’idea è quella di sovvertire le regole fino ad oggi applicate: Italia, Francia e Spagna, gli storici competitor, stanno valutando, su nostro impulso, l’opportunità di unirsi per promuovere un pacchetto turistico internazionale che non ha eguali nel mondo: “il cuore dell’Europa”. Siamo convinti che quest’iniziativa possa aiutare i nostri tre paesi a fronteggiare meglio la situazione congiunturale delle nostre economie e la concorrenza agguerrita delle nuove destinazioni turistiche. Contemporaneamente sono allo studio misure che regolino l’interscambio tra i nostri rispettivi flussi turistici domestici.
Le politiche turistiche nazionali sono quindi avviate verso una radicale cambiamento e già si colgono ulteriori significative novità, che vi riassumo brevemente.
1. Sulla “classificazione alberghiera” è stato messo fine , dopo 24 anni, al caos delle “stelle”.
E’ stato infatti varato, in accordo con le Regioni e le categorie economiche, un nuovo sistema di classificazione delle imprese turistico ricettive: Italy Stars & Rating.
Si tratta di un sistema misto composto da standard minimi certi ed omogenei per tutto il territorio nazionale assegnati dalle Regioni e rating di valutazione dei servizi offerti che misureranno la reale qualità dell’ospitalità.
2. È stato dato impulso all’ “osservatorio nazionale del turismo”, la cui qualificata ed innovativa attività, svolta con il contributo di Unioncamere, Istat, Banca d’Italia, è stata presentata in occasione del primo Report sull’andamento della stagione estiva 2008.
L’Osservatorio Nazionale del Turismo aspira ad essere, e sarà, un importante strumento di analisi e studio dei fenomeni statistici ed economici legati al turismo; attendibile punto di riferimento per gli investitori, per gli imprenditori e per le istituzioni.
Nel 2009 saranno disponibili rapporti periodici utili alla misurazione dei flussi turistici ed alla programmazione delle politiche economiche e promozionali.
In aprile 2009 sarà inoltre messo online il portale web dell’Osservatorio che fornirà dati e analisi just in time oltre a proporre centinaia di ricerche e approfondimenti relativi all’economia turistica italiana.
3. È stata avviata la “consulta per la formazione” alla quale partecipano professori universitari ed esperti di formazione, con l’obiettivo di porre le basi per la crescita formativa del personale impiegato, ai vari livelli, nelle imprese turistiche e adeguare i percorsi formativi, universitari e pre-universitari, ai profili professionali richiesti dal mercato del lavoro. È, inoltre, allo studio l’ipotesi di dar vita ad un “Centro nazionale per l’alta formazione”, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente gli operatori turistici e conseguentemente di accrescere, anche sotto questo profilo, la qualità dell’offerta turistica.
4. In materia di “demanio marittimo” il mio dipartimento, raccogliendo le sollecitazioni degli imprenditori del settore e delle stesse istituzioni locali, ha promosso e realizzato un condiviso Protocollo d’Intesa fra Stato, Regioni e Associazioni di Categoria, finalizzato alla revisione della materia senza detrimento per le pubbliche finanze, ma soprattutto all’insegna della semplificazione amministrativa. Il “Protocollo” è ora stato portato all’attenzione del Ministro Tremonti per le valutazioni e le decisioni finali di ordine tecnico.
5. Sono state avviate, e sono all’esame del Parlamento nell’ambito delle leggi collegate alla Finanziaria, alcune misure utili al rilancio del settore turistico.
Un intervento riguarda la “razionalizzazione del consiglio di amministrazione dell’ENIT”: ne è prevista la riduzione numerica, nell’ottica di conferire all’Ente maggiore operatività.
Altra misura di rilievo riguarda i c.d. “progetti di eccellenza”: sono previste regole semplificate per la realizzazione di progetti turistici di interesse strategico nazionale, con l’impiego dei fondi già stanziati con la Finanziaria 2007, rimasti inutilizzati per alcuni profili di illegittimità rilevati dalla Corte Costituzionale.
Inoltre, è allo studio un “regolamento di semplificazione” del procedimento di rilascio delle necessarie autorizzazioni per la realizzazione di interventi turistici infrastrutturali e immateriali di particolare rilevanza, idonei a riqualificare il sistema turistico nazionale.
E ancora, è in discussione un provvedimento volto a chiarificare l’attuale normativa relativa all’ “istallazione di mezzi mobili di pernottamento”, quali tende, roulotte, caravan e maxi-caravan all’interno delle strutture turistico ricettive all’aria aperta regolarmente autorizzate.
È stata portata a conclusione la redazione della “carta dei diritti del turista”, prevista dall’art. 4 della Legge 135/2001, recante le informazioni utili al turista in occasione dell’organizzazione di un viaggio o di una vacanza, anche al fine di evitare, grazie ad una preventiva maggiore informazione, problemi ed eventuali controversie. Il testo è stato elaborato con la fattiva collaborazione delle associazioni di categoria e sindacali del settore turistico e delle associazioni dei consumatori, partecipanti al gruppo di lavoro a tal fine costituito presso questo Dipartimento, con il coinvolgimento del Coordinamento delle Regioni e le Amministrazioni dello Stato con diretta competenza su alcuni degli argomenti trattati quali ad esempio trasporti, dogane, sicurezza, esteri, sanità, beni culturali, ecc. Si sta procedendo alle fasi di pubblicazione e diffusione del documento.
A seguito anche dell’accordo con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) e la FITUS (Federazione Italiana per il Turismo Sociale), si sono ora concluse le procedure per l’adozione del provvedimento amministrativo concernente la distribuzione alle famiglie a basso reddito dei “buoni vacanza”, in attuazione dell’articolo 10 della legge – quadro sul turismo, 135/2001. È prevista, al riguardo, l’utilizzazione dei primi 5 milioni di Euro.
È stata lanciata nel mese di dicembre una “campagna nazionale per un turismo etico e contro lo sfruttamento sessuale dei bambini nel mondo”. L’iniziativa, che coinvolge le maggiori imprese turistiche italiane, è volta a contrastare ogni forma di turismo finalizzata allo sfruttamento sessuale dei minori, chiamando a raccolta tutti gli operatori dell’industria del turismo con l’adesione ad un nuovo codice di comportamento del turista per la “Certificazione Turismo Etico – CTE”. La campagna informativa è realizzata tramite spot diffusi, lo scorso mese di dicembre. sui maggiori canali televisivi e radiofonici, e inserzioni banner pubblicitari pubblicati, nello stesso periodo, sulle testate giornalistiche nazionali. Perché il fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori nel turismo sia combattuto efficacemente, si sta ricercando anche l’adesione dei governi di altri paesi alla nostra campagna.
È in stampa la nuova edizione del “manuale per l’accoglienza dei diversamente abili”, aggiornato sulla base delle normative nel frattempo intervenute. Sarà distribuito a tour operator ed associazioni.
A seguito dei risultati e delle esigenze emerse con maggiore insistenza nel corso degli ultimi convegni e forum sul turismo, si sta procedendo a studiare lo sviluppo e la realizzazione di una “campagna per la cultura dell’ospitalità”, da attuare nel corso dei primi mesi del 2009, dedicata non solo agli operatori del settore, ma soprattutto ai cittadini, in particolare di quelle località interessate da flussi turistici italiani e internazionali.
Nel quadro del sostegno assicurato da parte italiana alle proposte e alle iniziative specifiche varate dalla Commissione Europea, sono state avviate le procedure di attuazione della terza fase del “progetto EDEN” – Destinazioni europee di eccellenza, che mira a promuovere destinazioni turistiche “minori”, dove gli obiettivi di crescita economica sono in sintonia con la sostenibilità sociale, culturale ed ambientale del turismo.
In ambito internazionale, il Dipartimento ha organizzato in collaborazione con l’OCSE la “conferenza internazionale” su “L’economia del turismo e la globalizzazione: un motore per l’innovazione, la crescita e l’occupazione” (Riva del Garda, 9-10 ottobre 2008). Il piano d’azione approvato dalla Conferenza ha contribuito a focalizzare con maggior incisività il ruolo delle autorità nazionali a supporto dell’industria del turismo, a fronte delle sfide poste dal mercato globale, che dovranno essere affrontate migliorando la competitività delle destinazioni.
Il nuovo impulso impresso alle politiche turistiche a livello nazionale ha avuto riscontro in un’azione più attiva promossa dal Dipartimento in seno all’Organizzazione Mondiale per il Turismo, Agenzia dell’ONU. Su questa linea si colloca l’istituzione a Roma, presso la sede del Dipartimento, del “segretariato permanente del comitato per l’etica del turismo”, che ha il compito di promuovere e diffondere nel mondo il Codice Mondiale di Etica del Turismo.
Per arrivare ad una destagionalizzazione del turismo in Italia, sono allo studio una serie di “progetti di sostegno e sviluppo del turismo congressuale, termale, sportivo e sociale”.
Con il medesimo obiettivo, sono allo studio “nuovi itinerari turistici” che consentano di valorizzare aree ancora poco sfruttate del nostro Paese, quali ad esempio le vie fluviali o le piccole ma affascinanti cittadine.
Per rilanciare la promozione del Paese all’estero si è lavorato ad “accordi con i tour operator internazionali”, soprattutto per quanto riguarda i Paesi che rappresentano per noi una buona opportunità dal punto di vista dell’incoming turistico.
Nell’ambito dell’utilizzo dei Fondi strutturali comunitari, si è concluso a novembre 2008 il “progetto MOTUS” un’iniziativa di formazione che ha interessato 968 giovani del Sud Italia, tra disoccupati e soggetti in condizione di svantaggio, con il risultato finale di inserire nel mondo del lavoro nel settore turistico una parte consistente dei tirocinanti e di migliorare la qualità e la competitività di 259 aziende turistiche, di cui 159 del Mezzogiorno. L’iniziativa sarà replicata con il “progetto REPLAY”.
Come abbiamo detto, è oramai unanimemente condivisa l’idea che sia necessaria una regia ed un coordinamento nel settore del turismo. Il Dipartimento convocherà quindi gli “stati generali del turismo” nei primi mesi del 2009, individuando alcuni specifici temi di grande rilevanza sui quali adottare soluzioni, anche legislative, che vedano la concertazione e la condivisione da parte delle varie istituzioni e delle imprese. Inoltre, il mio Dipartimento si è già posto come obiettivo primario l’elaborazione del “primo piano strategico nazionale del turismo” per il prossimo quadriennio, che consentirà di programmare interventi ed iniziative per il rilancio delle competitività nel settore del turismo
Però, nel concludere, vorrei trasmettervi un dato che, alla luce di questa situazione, mi pare, in ogni caso, confortante.
Mi riferisco al fatto che , in base ai dati che stiamo raccogliendo e che saremo in grado di divulgare, in modo completo, in occasione del forum del turismo invernale di Cortina il prossimo 24 gennaio, la nostra stagione invernale è andata assai meglio di quanto si pensasse.
E non soltanto perché quest’anno, come sapete, le nostre montagne sono state finalmente cariche di neve ma anche perché -e questo è un elemento che credo vada sottolineato con forza – il nostro sistema ricettivo per quanto riguarda soprattutto le alpi è, per livello di strutture alberghiere, prezzi e qualità dei servizi, tra i più competitivi d’Europa.
E ciò dimostra che questo paese ha tutte le carte in regola per superare anche questa difficile congiuntura.
Cambiando registro e tipo di programmazione certo, ma contando anche su una ricchezza di offerte che, per il turismo, non ha forse eguali nel mondo.
Un motivo di più per lavorare con il massimo impegno.



