Alcune regioni protestano perche è ricomparso il ministero del Turismo, che toglie loro competenze.
“Non mi pare proprio che sia così. Anzi, in più occasioni, nel corso di quest’anno, sono state proprio le regioni a porre l’esigenza di un piano di programmazione che, a livello nazionale, supporti e coordini le iniziative che vengono assunte per la promozione e lo sviluppo del turismo, a livello regionale e territoriale. Ora si tratta di dare concretezza a un’esigenza che sta a cuore al governo come a loro”.
Alitalia e Ferrovie chiedono di pensare a pacchetti integrati, per facilitare e invogliare i turisti, che cosa può fare il ministero?
“Non ho certo aspettato di essere ministro per prendere iniziative in tutte queste direzioni e devo dire che ho trovato interlocutori pronti alla massima collaborazione. Proprio all’interno del comitato di lavoro che ho istituito presso il ministero del turismo insieme ad Alitalia, sono in fase di definizione pacchetti d’offerta molto interessanti e iniziative di promozione congiunta”.
Lei crede nei low cost?
“Credo in tutto ciò che possa favorire lo sviluppo della nostra offerta turistica”.
L’Italia della Brambilla è l’Italia dei grandi alberghi o del bed and break-fast?
“Più variegato e flessibile sarà il nostro sistema d’offerta e più riuscirà a intercettare i turisti che si muovono per il mondo e che, nel 2010, saranno già più di un miliardo. Questo inarrestabile fenomeno rappresenta per lo sviluppo della nostra economia una straordinaria opportunità”.
Ministro, dove andrà in vacanza?
“Per ora mi occupo di far venire in vacanza in Italia il maggior numero di turisti”.
Gianna Fregonara, “Corriere della Sera Magazine”, 21 maggio 2009



