BRAMBILLA: “OGGI NASCE LA COSCIENZA DEGLI ANIMALI”

Il mandato istituzionale ricevuto mi delega alla promozione e salvaguardia dell’immagine dell’Italia nel mondo. Se consideriamo la forte sensibilità di altri Paesi, anche quelli più vicini a noi, verso queste tematiche, ci rendiamo conto di quanto sia necessaria un’inversione di rotta. Gli episodi di cronaca tristemente famosi all’estero, relativi allo stato di degrado in cui vivono i nostri animali, sono moltissimi. Quanto accaduto in Sicilia lo scorso anno e una lunga serie di episodi come la petizione, che ormai gira online, che trae origine da una lettera di protesta di alcuni turisti stranieri recatisi in Sardegna, ne sono un esempio. Quei turisti, preso atto dell’imponenza del fenomeno del randagismo e delle penose condizioni in cui versavano numerosissimi cani presenti nella zona visitata, hanno deciso di non venire più in Italia e di non acquistare più prodotti italiani.
Costoro rappresentano la coscienza collettiva al di fuori dei confini domestici, che non può accettare di entrare in contatto con una realtà tanto crudele e retriva quanto quella che giunge all’abbandono dei cani e al maltrattamento di animali più in generale.
Episodi come questi dimostrano come anche le condizioni in cui vivono i nostri piccoli amici rappresentino, agli occhi del mondo, il livello di civiltà raggiunto in Italia e ne condizionino l’attrattività. D’altra parte molto prima di me, il mahatma Ghandi sosteneva che “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”.
La nostra grande Italia deve essere un riferimento nel mondo anche sotto questo punto di vista. Simili episodi, che sono provocati da una minoranza incivile, non devono accadere più perché espressione di ignoranza e di crudeltà, caratteristiche in cui non si rispecchia l’animo della stragrande maggioranza di noi italiani.

Come Ministro del Turismo ho, quindi, intenzione di promuovere ogni azione necessaria a sostenere ed incrementare un cambiamento culturale verso la costruzione di una nazione “animal and pet friendly” a 360°.
Nel fare questo non posso che chiedere il sostegno e la collaborazione di quelle preziose realtà che fino ad oggi si sono battute coraggiosamente per la tutela dei nostri piccoli amici: le Associazioni animaliste, che qui ringrazio per l’insostituibile lavoro svolto. E’ soprattutto a loro che si deve lo sviluppo di quel nucleo embrionale di diritto che via via si va formando in materia, nonché la salvezza di tante creature devastate ai margini di una società disattenta nel migliore dei casi o degradata ed ostile nel peggiore.

Concludo ricordando che tutte le grandi anime illuminate, da San Francesco d’Assisi a Gandhi, da Goethe ad Immanuel Kant, da Leonardo da Vinci ad Arthur Schopenhauer, da Albert Einstein a Victor Hugo, solo per citarne alcuni, amavano gli animali e li rispettavano, considerandoli all’interno di un più vasto amore per tutte le creature viventi.

Ringrazio quindi gli insigni amici che sono scesi in campo per essere la coscienza degli animali. Ringrazio i media che vorranno diffondere il nostro manifesto e in particolare Antonio Ricci ed Edoardo Stoppa per il loro quotidiano impegno contro il maltrattamento degli animali.
E sono certa di esprimere un sentimento condiviso nel manifestare la mia vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia che si è verificata ieri nel Levante genovese. Tragedia scaturita anche da quella mancanza di rispetto per la vita che qui, tutti insieme, condanniamo.