“IL GOVERNOSARA’ SEMPRE VICINOAGLI AQUILANI”

Un anno è passato dal terremoto, un periodo troppo breve per sanare le ferite aperte un anno fa nella mente, nel cuore e nel fisico di chi ha vissuto quel dramma, per mitigare i disagi inferti alla vita delle comunità colpite, per ridurre le attese e le incertezze che accompagnano l’aspirazione ad una vita serena di tante famiglie.
In un anno siamo stati in grado di far fronte alle urgenze immediate, con una mobilitazione straordinaria imperniata sulla capacità da tutti riconosciuta della nostra Protezione Civile, che insieme al Governo e in permanente collaborazione operativa con le Amministrazioni della Regione, della Provincia e dei Comuni, in particolare quello dell’Aquila, ha permesso di far fronte alle necessità di assistenza alle oltre 70.000 persone sfollate, procedendo fin da prima dell’estate ad una attività di costruzione di nuove strutture, abitative e non solo, indispensabili per non obbligare gli abitanti dell’Aquila e degli altri centri più piccoli ad una diaspora che sarebbe stata esiziale per il futuro della città e degli altri Comuni del cratere.

In tempi davvero impensabili, abbiamo realizzato alloggi per oltre 20.000 persone, pensati come abitazioni di transizione per evitare agli aquilani il calvario dei containers e delle altre soluzioni di fortuna utilizzate in tutti i precedenti disastri sismici verificatisi nel nostro Paese.
Abbiamo consentito che la scuola riprendesse in tutti i Comuni del cratere in tempo utile per non perdere l’anno scolastico, per evitare che la scuola dei figli diventasse un motivo di emigrazione delle famiglie. Abbiamo ripristinato i servizi essenziali, approntato i siti per le attività istituzionali e le strutture per consentire alle comunità dei credenti di non disperdersi.

Tutto questo, pur impressionante per quantità di risorse umane e finanziarie impegnate, non poteva bastare a riportare indietro il calendario ad una data precedente il 6 aprile dello scorso anno, né a considerare esaurito l’impegno del Governo e degli abruzzesi nell’opera di ricostruzione.
Il Commissario Gianni Chiodi, coadiuvato da Massimo Cialente come Vice Commissario – prosegue il premier nel messaggio – è subentrato a Guido Bertolaso quando la fase delle opere urgenti e prioritarie si è positivamente conclusa, con risultati che solo il tempo aiuterà a valutare nella loro straordinarietà. Il nuovo Commissario e le sue strutture hanno ora come priorità la ricostruzione della città dell’Aquila e degli altri centri terremotati. Si tratta di un impegno certo non più semplice di quello affrontato con grande generosità, competenza e dedizione da Guido Bertolaso e dai suoi collaboratori, insieme alle forze che la Protezione Civile ha saputo mobilitare da ogni parte d’Italia e coordinare in un impegno organico durato oltre dieci mesi. In questa nuova fase occorreva un segno che indicasse come, per la ricostruzione, la leadership debba necessariamente essere espressa dalle forze locali, dalle Istituzioni, dalle Amministrazioni, dalla società civile abruzzese.