Per ciò che era indispensabile nella prima emergenza, per ciò che risultava non differibile ed urgente abbiamo utilizzato le migliori professionalità disponibili nel Paese e la struttura di Governo più idonea alla gestione, creando una consuetudine di collaborazione e condivisione tra strutture statali, regionali e locali che ci ha permesso, nei mesi passati, di fare molto e nel migliore dei modi.
Nessuna scelta è stata compiuta, nessuna opera è stata progettata e realizzata senza la condivisione delle Amministrazioni abruzzesi, ma è stato il Governo ad assumere direttamente la responsabilità di rendere compatibili le scelte fatte con i tempi dettati dalle esigenze dei cittadini.
Ora occorre rovesciare lo schema, occorre che siano le Istituzioni abruzzesi e aquilane a farsi carico delle decisioni da adottare, della definizione delle priorità, delle condizioni affinché i programmi e i progetti abbiano tempi ragionevoli e certi. Il Governo non si defila, non abdica agli impegni presi, ma partecipa attivamente alla cordata a guida abruzzese che già é al lavoro per disegnare un percorso di ricostruzione credibile e serio.
Abbiamo già impegnato, rendendole disponibili, ingenti risorse per la ricostruzione. Adesso occorre che queste risorse vengano investite con sollecitudine, come è ugualmente necessario che i programmi futuri assumano la forma di progetti verificabili e quantificabili, in modo che la pretesa mancanza di certezza sulle risorse necessarie a completare la ricostruzione non diventi un alibi per carenze progettuali e per rinvii ingiustificati delle azioni immediatamente possibili.
L’impegno del Governo, voglio affermarlo ancora, è quello che ho esplicitato più volte nei mesi passati, di non far mancare all’Abruzzo e all’Aquila le risorse necessarie per ridare vitalità e futuro ai centri colpiti.
Le modalità con cui le risorse pubbliche necessarie verranno stanziate ed erogate dovranno tenere conto sia della necessaria gradualità degli interventi possibili, sia del rigore progettuale con cui le Istituzioni abruzzesi sapranno tradurre in realtà il desiderio dei loro cittadini di abitare di nuovo, in tutta sicurezza, i luoghi a loro cari, di fruire nuovamente degli spazi e degli edifici monumentali ed artistici della loro città, riprendendo pieno possesso dell’ambiente a loro sottratto dalla violenza del sisma.
Sono convinto che questo anniversario possa essere l’occasione per rinnovare solennemente l’impegno di lealtà e di collaborazione tra lo Stato, il Governo e la città dell’Aquila, una città che abbiamo imparato ad amare e a considerare patrimonio non solo degli aquilani ma di tutti i cittadini italiani.
Voglio, quindi, esplicitare con chiarezza il mio impegno personale e di Capo del Governo affinché questa attenzione e questa azione in favore delle popolazioni colpite dal sisma continui a tradursi nei risultati concreti e solleciti da tutti auspicati.
Credo sia questo il modo più concreto per essere vicini ai cittadini che hanno vissuto questa terribile esperienza, ai quali in questa occasione ci sentiamo uniti nel dolore del ricordo e nella determinazione della rinascita”.
Silvio Berlusconi